LA PACE DEL POETA
Cos’è che rende scontento il poeta? Un’infinità di problemi che esistono e nessuno è capace di risolvere: e senza la cui risoluzione la pace, la pace vera, la pace del poeta, è irrealizzabile.
(Pier Paolo Pasolini)
La violenza della realtà ha offuscato la poesia. Il boato delle guerre, l’odio, il sangue dei figli, il dolore delle madri. L’urlo del mondo che invoca pietà a chi non ode altro che la voce dei propri interessi. L’ipocrisia dei potenti e la miseria degli ultimi.
La poesia, imprigionata dalle melensaggini mediatiche della quotidiana esistenza. Si può fare, della poesia, un messaggio di pace?
È utopia il pensiero di contrapporre, alla violenza materiale, il flusso delle parole? Del poeta il mondo sembra non sentirne il bisogno; come al poeta, d’altronde, non preoccupa la sordità del mondo ai suoi versi. E l’Umanità? L’Umanità sembra rincorrere gli stessi errori che l'hanno accompagnata sin dal principio della propria avventura esistenziale. Ma l'Umanità è composta da una moltitudine di persone che agiscono in base al proprio individuale pensiero; certo, troppe volte strattonate dal potere del consumismo, ma in generale vittime di una corrente emozionale arcaica e determinante che rende instabile il quieto vivere. Potremo evolverci tecnologicamente all’estremo, ma resteremo sempre prigionieri del condizionamento siglato nel codice genetico di ognuno; un condizionamento che deriva (seppure celato) dalla vita che hanno sofferto i nostri predecessori; un condizionamento impresso in noi: che alberga nella nostra anima e ci appartiene in modo indelebile. Cosa c’entra la poesia in tutto questo? Forse tutto o nulla; oppure, in maniera filosofica, vi rientra come l'approdo ad altre sponde spirituali. Il Tempo, ad esempio, cosa insegna a noi poveri esseri mortali? Sembrerebbe nulla, poiché, malgrado tutto, continuiamo a ripercorrere gli stessi errori come se niente fosse.
Perché: fin che l’uomo sfrutterà l’uomo, fin che l’umanità sarà divisa in padroni e in servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.
(Pier Paolo Pasolini)
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